Torrenti e corsi d'acqua sotto controllo grazie all'uso dei droni: in Toscana, i Consorzi di bonifica “Alto Valdarno” e “Medio Valdarno” hanno sperimentato l'utilizzo di piccoli velivoli radiocomandati per monitorare aree dei territori aretino e fiorentino. Le foto ed i video ottenuti potranno essere utilizzati per progettare interventi per la salvaguardia ed il controllo del corso dei fiumi.
Nel comprensorio Alto Valdarno, per i rilievi su corsi d’acqua difficilmente accessibili da terra nei comuni di Civitella in Val di Chiana e Monte San Savino, sono state impiegate 2 diverse tipologie di acquisizione dei dati: video e fotogrammetria. Per alcuni territori è stato ottenuto un filmato con inquadratura “a volo d’uccello” al di sopra delle chiome delle alberature al centro del corso d’acqua con inserimento in post produzione di una finestra con l’individuazione delle esatte coordinate corrispondenti al frame video visualizzato; per altri è stata, invece, effettuata una mappatura ortofoto/ortomosaico (fotogrammetria) che consente di navigare sul rendering contenente i dati acquisiti. Mentre la seconda metodologia permette di effettuare reali misure planimetriche, la prima si è dimostrata più efficace per stimare tipologia ed entità della manutenzione da progettare.
Il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno ha invece attivato una prima esperienza sperimentale di rilievo con un Sistema Aeromobilli a Pilotaggio Remoto (SAPR), in collaborazione con l'azienda Dronesurvey, su un tratto del torrente Casciani tra San Gimignano e Gambassi Terme.
Qui, in previsione di un progetto di realizzazione di una nuova cassa di espansione a difesa dei terreni e degli abitati di valle, è stato effettuata una ricognizione aerea, con un drone appositamente equipaggiato, grazie alla quale sono state ricavate ortofoto, modelli 3D delle superfici, DTM e DSM.
In sintonia con le esperienze toscane, novità si segnalano anche in Veneto, dove l’Unione Regionale Bonifiche, in collaborazione con “European Project Consulting” e “Menci Software Computer/Tecnologia”, ha organizzato a Venezia il meeting “L’impiego dei droni per il rilievo ambientale e topografico”.
In Italia, le imprese collegate al mondo dei droni sono ormai una settantina; si tratta di un settore ancora giovane, ma che permette moltissime applicazioni, tra cui quelle “green”. I droni, nel monitoraggio ambientale, sono infatti un utile strumento, che permette un costante aggiornamento della topografia, ma anche l’impiego, ad esempio, nell’agricoltura di precisione. In Veneto ci sono già casi di studio come l’utilizzo per il rilievo aerofotogrammetrico della cassa di laminazione per la mitigazione del rischio idraulico sul rio Rio Dolzetta nel comune di Romano d’Ezzelino, nel vicentino, effettuato dal Consorzio di bonifica Brenta o il supporto di droni per la realizzazione di urgenti lavori idraulici lungo l'asta del torrente Stizzon nei comuni di Seren del Grappa e Feltre, nel bellunese.
Sono queste, dimostrazioni dell’attualità del lavoro dei consorzi di bonifica a salvaguardia del territorio e delle sue risorse ambientali dai sempre più evidenti rischi idrogeologici.